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Categorie Catastali: Cosa sono, Suddivisioni e Funzioni

categorie catastali

Tabella dei Contenuti

Categorie Catastali: Introduzione e Funzione Principale

Le categorie catastali sono un sistema di classificazione degli immobili stabilito dal governo italiano. La loro funzione principale è quella di stabilire il valore catastale dell’immobile, che è utilizzato come base per il calcolo delle imposte immobiliari come l’IMU e la TASI. Le categorie catastali sono indicate nella visura catastale e rappresentano una parte importante delle informazioni sulle proprietà immobiliari.  

Suddivisione delle Categorie Catastali

Esistono diverse categorie catastali, a loro volta suddivise in diverse tipologie:
  1. Immobili a destinazione ordinaria

  • Gruppo A 
    • A/1: abitazioni di tipo signorile
    • A/2: abitazioni di tipo civile
    • A/3: abitazione di tipo economico
    • A/4: abitazioni di tipo popolare
    • A/5: abitazioni di tipo ultrapopolare
    • A/6: abitazioni di tipo rurale 
    • A/7: abitazioni in villini 
    • A/8: abitazioni in ville 
    • A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici 
    • A/10: uffici e studi privati 
    • A/1: abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
 
  • Gruppo B 
  • B/1: collegi e convitti; educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme 
  • B/2: case di cure ed ospedali (quando per le loro caratteristiche risultano comparabili con le unità tipo di riferimento) 
  • B/3: prigioni e riformatori 
  • B/4: uffici pubblici 
  • B/5: scuole, laboratori scientifici 
  • B/6: biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie, che non hanno sede in edifici della categoria A/9 
  • B/7: cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti 
  • B/8: magazzini sotterranei per deposito derrate
 
  • Gruppo C 
  • C/1: negozi e botteghe 
  • C/2: magazzini e locali di deposito 
  • C/3: laboratori per arti e mestieri 
  • C/4: fabbricati e locali per esercizi sportivi 
  • C/5: stabilimenti balneari e di acque curative 
  • C/6: stalle, scuderie, rimesse e autorimesse 
  • C/7: tettoie chiuse o aperte
 
  1. Immobili a destinazione speciale

  • Gruppo D
  • D/1: opifici
  • D/2: alberghi e pensioni 
  • D/3: teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili 
  • D/4: case di cura e ospedali (quando per le loro caratteristiche non sono comparabili con le unità tipo di riferimento) 
  • D/5: istituti di credito, cambio e assicurazione (quando per le loro caratteristiche non sono comparabili con le unità tipo di riferimento) 
  • D/6: fabbricati e locali per esercizi sportivi (quando per le loro caratteristiche non sono comparabili con le unità tipo di riferimento) 
  • D/7: fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di una attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni 
  • D/8: fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di una attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni 
  • D/9: edifici galleggianti o sospesi, assicurati a punti fissi al suolo: ponti privati soggetti a pedaggio 
  • D/10: fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
 
  1. Immobili a destinazione particolare

  • Gruppo E 
    • E/1: stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei 
    • E/2: ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio 
    • E/3: costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche 
    • E/4: recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche 
    • E/5: fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze 
    • E/6: fari, semafori, torri per rendere l’uso pubblico l’orologio comunale 
    • E/7: fabbricati destinati all’uso pubblico dei culti 
    • E/8: fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri, e le tombe di famiglia 
    • E/9 – Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.
 

Categorie Fittizie

  • Gruppo F 
    • F/1: area urbana 
    • F/2: unità collabente 
    • F/3: unità in corso di costruzione 
    • F/4: unità in corso di definizione 
    • F/5: lastrico solare 
    • F/6: fabbricato in attesa di dichiarazione 
    • F/7: infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione
  Ogni categoria ha un’aliquota di tassazione diversa, che dipende dalle leggi fiscali in vigore.  

Le categorie catastali degli immobili: perché è importante conoscerle

Unità a destinazione ordinaria (A, B, C)

La categoria A è la categoria catastale applicabile agli immobili ad uso residenziale. La maggior parte degli immobili in Italia rientra in questa categoria. Conoscere la categoria catastale di un immobile residenziale è importante per calcolare la tassa IMU (che dipende dalla superficie dell’immobile, dalla zona geografica in cui si trova e dalla rendita catastale), ma anche per conoscerne il valore di mercato e valutare se il prezzo richiesto dal venditore è adeguato. La categoria B riguarda gli immobili a destinazione ordinaria per la collettività con funzioni pubbliche come collegi, scuole, uffici pubblici ecc. La categoria C si applica alle proprietà commerciali, come negozi, uffici e magazzini. Questa categoria è particolarmente interessante perché riguarda gli immobili utilizzati per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di merci. Comprende non solo i tradizionali magazzini e depositi, ma anche le strutture logistiche moderne, come i centri di smistamento e le piattaforme di distribuzione. Conoscere la categoria catastale di un magazzino è importante per determinare la tassa TASI, ma anche per valutare il potenziale di un immobile per attività commerciali o di investimento immobiliare.  

Unità a destinazione speciale (D, E, F)

La Categoria D rappresenta le unità immobiliari caratterizzate da dimensioni non ordinarie e pertanto viene destinata a immobili a destinazione industriale, artigianale, commerciale o magazzini (opifici, supermercati, alberghi ecc.). La categoria E viene associata a unità immobiliari destinate a funzioni pubbliche come per esempio stazioni per i servizi, ponti comunali, cimiteri ecc. La categoria F invece, viene attribuita a unità fittizie che non producono reddito e vengono rappresentate solo sull’elaborato planimetrico. Rientrano in questa categoria, le aree urbane, le unità in corso di costruzione o definizione, lastrici solari ecc.  

Beni comuni censibili e beni comuni non censibili

Le parti comuni, si suddividono in due categorie: Censibili e Non censibili. I beni comuni censibili (B.C.C) sono tutte le unità di servizio comune dotate di capacità reddituale, come ad esempio l’alloggio del custode. I beni comuni non censibili (B.C.N.C) sono tutte le parti comuni che sono prive di capacità reddituale, come ad esempio le scale e l’ascensore comune. In conclusione, le categorie catastali sono un sistema di classificazione essenziale per tassare le proprietà immobiliari in Italia. Conoscere la categoria catastale di un immobile è importante anche per valutare il valore di mercato dell’immobile e valutare le potenzialità per attività commerciali o di investimento immobiliare.

Domande Frequenti

Il posto auto scoperto così come i box, essendo aree destinate alla sosta di veicoli, rientra nella categoria catastale C/6, ovvero “aree scoperte di pertinenza di fabbricati”.

La categoria catastale di un immobile viene decisa dall’Agenzia delle Entrate, in base alle caratteristiche dell’immobile e alle leggi fiscali in vigore.

Le categorie catastali C/2, C/6 e C/7 sono categorie relative agli immobili ad uso commerciale e produttivo. La categoria C/2 riguarda i capannoni industriali e le aree di servizio, in ambito residenziale viene associata alle cantine. La categoria C/6 comprende le aree scoperte di pertinenza dei fabbricati e le pertinenze di edifici a destinazione residenziale o commerciale. La categoria C/7 riguarda le aree scoperte di pertinenza degli edifici di tipo alberghiero.

La categoria catastale di uno studio medico dipende dalle caratteristiche dell’immobile e dalla destinazione d’uso. Se lo studio medico si trova in un edificio a destinazione residenziale, ad esempio, rientrerà nella categoria catastale C/3, mentre se si trova in un edificio ad uso commerciale o professionale, potrebbe rientrare nella categoria C/1 o C/2, a seconda delle caratteristiche dell’immobile.

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