La recente revisione normativa legata al decreto “Salva Casa” ha introdotto importanti linee guida per semplificare le procedure edilizie, ma restano ancora alcune aree critiche che necessitano di chiarimenti e miglioramenti. Questo è quanto emerso dalla riunione tenutasi il 28 gennaio 2025 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), a cui ha partecipato anche il consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), Marco Vignali.
L’importanza di un’analisi tecnica preliminare
Prima di intraprendere qualsiasi intervento edilizio, è essenziale rivolgersi a uno studio di geometri qualificato. I professionisti del settore possono effettuare un’analisi accurata dello stato degli immobili, verificare la conformità normativa e guidare proprietari e tecnici nelle procedure necessarie per la regolarizzazione. Questo passaggio è cruciale per evitare errori e incomprensioni nell’interpretazione delle nuove linee guida.

I punti chiave delle nuove disposizioni
Le nuove linee guida del MIT hanno fornito chiarimenti su alcune semplificazioni normative, ma permangono questioni aperte che richiedono ulteriori interventi. Tra le principali novità troviamo:
Doppia conformità “asimmetrica”: la nuova normativa prevede una semplificazione per gli interventi che comprendono più tipologie di difformità, permettendo la presentazione di un’unica istanza. Inoltre, per l’asseverazione tecnica si potrà attestare l’epoca generale della realizzazione dell’opera anziché fornire dettagli specifici.
Tolleranze costruttive: è stata confermata una soglia fissa del 2% per distanze minime e requisiti igienico-sanitari, indipendentemente dal periodo di realizzazione dell’intervento.
Stato legittimo degli immobili: i titoli edilizi ottenuti anche attraverso il silenzio assenso potranno essere utilizzati per dichiarare la conformità degli edifici, a condizione che il titolo originario sia chiaramente individuato.
Mutamento della destinazione d’uso: viene ribadita l’esenzione dal reperimento della dotazione minima di parcheggi e dal pagamento di alcuni oneri per il cambio di destinazione d’uso “verticale” (tra unità dello stesso edificio), mentre il cambio “orizzontale” non prevede oneri di urbanizzazione secondaria.
Regolarizzazioni ante 1977: le linee guida facilitano la sanatoria per gli interventi edilizi realizzati prima dell’entrata in vigore della Legge Bucalossi, senza necessità di verifica di conformità.
Agibilità “sanante”: si cerca di superare una lettura troppo rigida delle norme esistenti, anche se non si è ancora giunti a una soluzione definitiva.
Criticità ancora da risolvere
Nonostante i passi avanti, rimangono alcune problematiche da affrontare. Tra queste, la difficoltà di sanare varianti essenziali in aree sottoposte a vincoli paesaggistici e le incertezze interpretative riguardo alle autorizzazioni in zone sismiche. Tali questioni potrebbero creare difficoltà nei trasferimenti immobiliari e nella gestione delle pratiche edilizie.
La necessità di una revisione complessiva del Testo Unico Edilizia
Un altro punto chiave della discussione è stata la necessità di una revisione organica del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001). Questo decreto, nel corso degli anni, ha subito numerose modifiche che hanno generato sovrapposizioni normative e incertezze applicative per i professionisti del settore. Una riforma strutturata potrebbe garantire maggiore chiarezza e coerenza, facilitando il lavoro dei tecnici e delle amministrazioni.
Conclusioni
L’incontro del MIT ha segnato un importante passo avanti verso la semplificazione del quadro normativo edilizio, ma c’è ancora molto da fare per rendere le disposizioni più chiare ed efficaci. In questo contesto, la consulenza di uno studio di geometri specializzato diventa imprescindibile per interpretare correttamente le normative e affrontare le pratiche edilizie con maggiore sicurezza.
La consultazione pubblica aperta dal MIT, in scadenza il 21 febbraio 2025, rappresenta un’opportunità per raccogliere ulteriori contributi da parte degli operatori del settore, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle nuove norme e costruire un sistema più trasparente e funzionale per il futuro dell’edilizia italiana.