Categorie Catastali: Introduzione e Funzione Principale

Le categorie catastali sono un sistema di classificazione degli immobili stabilito dal governo italiano. La loro funzione principale è quella di stabilire il valore catastale dell’immobile, che è utilizzato come base per il calcolo delle imposte immobiliari come l’IMU e la TASI. Le categorie catastali sono indicate nella visura catastale e rappresentano una parte importante delle informazioni sulle proprietà immobiliari.

Suddivisione delle Categorie Catastali

Esistono diverse categorie catastali, a loro volta suddivise in diverse tipologie:

  1. Immobili a destinazione ordinaria

 

 

  1. Immobili a destinazione speciale

 

  1. Immobili a destinazione particolare

 

Categorie Fittizie

Ogni categoria ha un’aliquota di tassazione diversa, che dipende dalle leggi fiscali in vigore.

Le categorie catastali degli immobili: perché è importante conoscerle

Unità a destinazione ordinaria (A, B, C)

La categoria A è la categoria catastale applicabile agli immobili ad uso residenziale. La maggior parte degli immobili in Italia rientra in questa categoria. Conoscere la categoria catastale di un immobile residenziale è importante per calcolare la tassa IMU (che dipende dalla superficie dell’immobile, dalla zona geografica in cui si trova e dalla rendita catastale), ma anche per conoscerne il valore di mercato e valutare se il prezzo richiesto dal venditore è adeguato.
La categoria B riguarda gli immobili a destinazione ordinaria per la collettività con funzioni pubbliche come collegi, scuole, uffici pubblici ecc.
La categoria C si applica alle proprietà commerciali, come negozi, uffici e magazzini. Questa categoria è particolarmente interessante perché riguarda gli immobili utilizzati per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di merci. Comprende non solo i tradizionali magazzini e depositi, ma anche le strutture logistiche moderne, come i centri di smistamento e le piattaforme di distribuzione. Conoscere la categoria catastale di un magazzino è importante per determinare la tassa TASI, ma anche per valutare il potenziale di un immobile per attività commerciali o di investimento immobiliare.

Unità a destinazione speciale (D, E, F)

La Categoria D rappresenta le unità immobiliari caratterizzate da dimensioni non ordinarie e pertanto viene destinata a immobili a destinazione industriale, artigianale, commerciale o magazzini (opifici, supermercati, alberghi ecc.).
La categoria E viene associata a unità immobiliari destinate a funzioni pubbliche come per esempio stazioni per i servizi, ponti comunali, cimiteri ecc.
La categoria F invece, viene attribuita a unità fittizie che non producono reddito e vengono rappresentate solo sull’elaborato planimetrico. Rientrano in questa categoria, le aree urbane, le unità in corso di costruzione o definizione, lastrici solari ecc.

Beni comuni censibili e beni comuni non censibili

Le parti comuni, si suddividono in due categorie: Censibili e Non censibili.
I beni comuni censibili (B.C.C) sono tutte le unità di servizio comune dotate di capacità reddituale, come ad esempio l’alloggio del custode.
I beni comuni non censibili (B.C.N.C) sono tutte le parti comuni che sono prive di capacità reddituale, come ad esempio le scale e l’ascensore comune.
In conclusione, le categorie catastali sono un sistema di classificazione essenziale per tassare le proprietà immobiliari in Italia. Conoscere la categoria catastale di un immobile è importante anche per valutare il valore di mercato dell’immobile e valutare le potenzialità per attività commerciali o di investimento immobiliare.

Domande Frequenti

Il posto auto scoperto così come i box, essendo aree destinate alla sosta di veicoli, rientra nella categoria catastale C/6, ovvero “aree scoperte di pertinenza di fabbricati”.

La categoria catastale di un immobile viene decisa dall’Agenzia delle Entrate, in base alle caratteristiche dell’immobile e alle leggi fiscali in vigore.

Le categorie catastali C/2, C/6 e C/7 sono categorie relative agli immobili ad uso commerciale e produttivo. La categoria C/2 riguarda i capannoni industriali e le aree di servizio, in ambito residenziale viene associata alle cantine. La categoria C/6 comprende le aree scoperte di pertinenza dei fabbricati e le pertinenze di edifici a destinazione residenziale o commerciale. La categoria C/7 riguarda le aree scoperte di pertinenza degli edifici di tipo alberghiero.

La categoria catastale di uno studio medico dipende dalle caratteristiche dell’immobile e dalla destinazione d’uso. Se lo studio medico si trova in un edificio a destinazione residenziale, ad esempio, rientrerà nella categoria catastale C/3, mentre se si trova in un edificio ad uso commerciale o professionale, potrebbe rientrare nella categoria C/1 o C/2, a seconda delle caratteristiche dell’immobile.

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